Lo straining, sebbene sia privo della continuità delle vessazioni, è pur sempre riconducibile all’art. 2087 c.c., sicché se viene accertato lo straining e non il mobbing la domanda di risarcimento del danno deve essere comunque accolta. Nota a Cass. 19 ottobre
Mobbing da parte di un superiore gerarchico
Grava sul datore di lavoro che resti inerte la responsabilità del comportamento persecutorio posto in essere da un dipendente nei confronti di altro dipendente in posizione gerarchica inferiore. Nota a Cass. 11 giugno 2021, n. 16534 Valerio Di Bello
Assenza per malattia e richiesta di ferie
Durante il periodo di sospensione per malattia il lavoratore ha facoltà di richiedere la fruizione delle ferie prima della scadenza del periodo di comporto. In caso di rifiuto, il datore di lavoro deve dimostrare di aver tenuto conto del rilevante
Straining e risarcimento del danno
L’azione ostile o discriminatoria compiuta da un superiore nei confronti di un subalterno, come il demansionamento o l’isolamento, i cui effetti si prolungano nel tempo, producendo, nel lavoratore che la subisce, stress e sofferenza psichica, sono perseguibili ai sensi dell’art.
Mobbing e processo del lavoro
Più azioni vessatorie mobbizzanti, oggetto di singoli processi, non possono essere riunite in un unico procedimento. Nota a Cass. 4 gennaio 2018, n. 89 Giuseppe Rossini
Requisiti del mobbing
La persecuzione del lavoratore che si rivolga al sindacato per la tutela dei propri interessi costituisce mobbing Nota a Cass. 20 dicembre 2017, n. 30606 Caterina Cristina Chiaromonte
Stalking nei confronti di un lavoratore
La condotta molesta ed oppressiva reiteratamente posta in essere nei confronti di un dipendente è punibile come atto persecutorio ai sensi dell’art. 612 bis c.p.