Nel quadro della libertà d’iniziativa economica (di cui all’art. 41 Cost.), la soppressione di una posizione dirigenziale può legittimamente fondarsi su esigenze di riorganizzazione aziendale purché non pretestuose, arbitrarie o persecutorie. Nota a Cass. 4 gennaio 2024, n. 265 Paolo
Licenziamento ingiurioso del dirigente e soppressione della posizione lavorativa
Al licenziamento del dirigente si applica il principio di giustificatezza e non quello del giustificato motivo. Il carattere ingiurioso del recesso va provato. Nota a Cass. 25 luglio 2023, n. 22391 Alfonso Tagliamonte
Trasferimento del lavoratore per crisi di panico e agorafobia
Ai fini della legittimità del trasferimento del lavoratore ad altra sede va provata la situazione di esubero del lavoratore e la compatibilità della nuova posizione con le sue condizioni di salute. Nota a Cass (ord.) 10 giugno 2021, n. 16383
Licenziamento ritorsivo per asserita soppressione della posizione di lavoro
L’esistenza di un clima conflittuale con i vertici aziendali e l’assunzione di un nuovo lavoratore nella stessa posizione del licenziato costituiscono elementi di prova della ritorsività del licenziamento. Nota a Trib. Milano, ord., 11 settembre 2020, n. 22238 Fabrizio Girolami
Tutela reintegratoria in caso di manifesta insussistenza del fatto posto a fondamento del licenziamento per motivi oggettivi
Il trasferimento strumentale del lavoratore in un reparto da sopprimere costituisce esercizio arbitrario del potere di selezionare il personale da licenziare e, in quanto tale, determina l’insussistenza del fatto materiale posto a fondamento del licenziamento per motivi oggettivi e vincola
Espletamento di fatto di mansioni dirigenziali e trattamento economico
Lo svolgimento di fatto di funzioni dirigenziali deve espletarsi in relazione ad una specifica posizione organizzativa, rispetto alla quale sia già previsto l’esercizio di funzioni dirigenziali. Nota a Cass. 30 ottobre 2018, n. 27669 Francesco Mattia Evangelista
La computabilità delle assenze per infortunio sul lavoro o per malattia professionale
Le assenze del lavoratore, che dipendono da infortunio sul lavoro o da malattia professionale, sono computabili nel periodo di comporto e danno diritto alla conservazione del posto di lavoro. Nota a Cass. 19 ottobre 2018, n. 26498 Kevin Puntillo
Criteri di scelta nel licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo
Nel licenziamento individuale c.d. economico, attuato per motivi oggettivi relativi a mansioni e compiti sostanzialmente omogenei, il datore di lavoro è tenuto ad utilizzare i criteri contenti nell’art. 5, L. n. 223/1991 (relativa ai licenziamenti collettivi) ovvero altri criteri, purché
Funzioni dirigenziali e retribuzione di posizione e di risultato nel pubblico impiego
Il pieno svolgimento di mansioni dirigenziali dà diritto all’intero trattamento economico previsto per la posizione ricoperta. Nota a Cass. 10 maggio 2018, n. 11334 Gennaro Ilias Vigliotti
Assistenza a familiare con handicap e trasferimento di sede nella PA
Nel pubblico impiego, si configura il diritto al trasferimento dalla sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere (ex art. 33, co. 5, L n. 104/1992) soltanto ove ricorra il requisito della vacanza del posto e ove