La tempestività della contestazione disciplinare va valutata in relazione al momento in cui il datore di lavoro ha avuto una conoscenza certa del reato ascritto al dipendente, essendo insufficiente la sola informazione di garanzia. Nota a Cass. 7 aprile 2021,
Sicurezza, responsabilità contrattuale e autonomia fra giudizio civile e penale
L’onere della prova circa la nocività dell’ambiente di lavoro ed il nesso causale tra attività lavorativa e patologia contratta ricade sul lavoratore, mentre compete al datore di lavoro la prova dell’adozione di misure di sicurezza dettate dalla legge o suggerite
Licenziamento per condotte illecite di un dipendente di Agenzia fiscale
Licenziato in tronco il dipendente che abbia svolto abitualmente attività extralavorativa di consulente del lavoro ed attuato una condotta truffaldina nei confronti dell’Inps. Nota a Cass. 7 maggio 2019, n. 11948 Fabrizio Girolami
Intercettazioni telefoniche e licenziamento
Le intercettazioni ritualmente effettuate in sede di indagini preliminari penali sono acquisibili nel processo del lavoro. Nota a Cass. ord. 29 gennaio 2019, n. 2436 Alfonso Tagliamonte
Plurime astensioni degli avvocati dalle udienze riferibili ad un’unica finalità e rispetto dei limiti temporali prescritti dalla normativa legislativa e autoregolamentare
La normativa assicura un congruo bilanciamento tra il diritto degli avvocati all’astensione e i diritti della persona costituzionalmente tutelati. Nota a Corte Cost. 31 gennaio 2019, n. 14 Fabrizio Girolami
Mancata notifica del ricorso e del decreto di fissazione di udienza
Nel rito del lavoro il mancato rispetto del termine a difesa non dà luogo all’inesistenza della notificazione bensì a nullità della stessa, rendendola suscettibile di sanatoria. Nota a Cass. ord. 7 gennaio 2019, n. 172 Francesca Albiniano
Rito Fornero: la decisione della prima fase può essere direttamente appellata
Quando il provvedimento che chiude la prima fase sommaria ha natura decisoria, questo può essere impugnato in appello, senza il necessario esperimento della opposizione intermedia prevista dalla L. n. 92/2012
Impossibilità di ricollocare il dipendente: è il datore a fornirne la prova.
Gennaro Ilias Vigliotti Nota a Cass. 22 marzo 2016, n. 5592 Nell’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo (intimato, ad es. per ragioni economiche quali una riorganizzazione produttiva, riconversione o ristrutturazione), spetta al datore di lavoro l’allegazione e la prova