Il fenomeno del mobbing ci configura in presenza di una serie di condotte legittime del datore di lavoro unificate da un intento persecutorio le quali, nonostante la formale correttezza dell’operato datoriale costituiscono un inadempimento agli obblighi derivanti dall’art. 2087 c.c.
Ferie non godute per malattia del lavoratore e indennità
Se la cessazione del rapporto di lavoro avviene a causa di inabilità permanente al lavoro, il prestatore non perde il diritto alle ferie né alla corrispondente indennità. Sul datore di lavoro grava l’onere della prova di avere invitato il lavoratore
Lavoratore disabile e accomodamenti ragionevoli
L’asserita impossibilità, non adeguatamente provata, di adottare accomodamenti ragionevoli rende discriminatoria la sospensione sine die del lavoratore affetto da disabilità. Nota a App. Milano 15 dicembre 2023, N.R.G. 822 Gennaro Ilias Vigliotti
Danno da demansionamento e prova
L’onere probatorio può essere assolto anche attraverso l’allegazione di presunzioni. Nota a Cass., Sez. lav. (ord.), 8 marzo 2024, n. 6275 Fabrizio Girolami
Dimissioni del lavoratore ed esclusione del principio di libertà di forma
Per le dimissioni è obbligatoria la procedura di cui all’art. 26, D.Lgs. n. 151/2015. Nota a Cass. (ord.) 26 settembre 2023, n. 27331 Fabrizio Girolami
Stress, mobbing e dimissioni
Lo stress sul luogo di lavoro anche quando non configura mobbing costituisce violazione dell’art. 2087 c.c. e comporta il risarcimento del danno alla salute. Nota a Cass. 18 ottobre 2023, n. 28923 Giuseppe Rossini
Retribuzione sufficiente e contratto collettivo
Nell’individuazione della retribuzione sufficiente il giudice deve fare riferimento ai contratti collettivi della categoria (CCNL) ovvero può servirsi a fini parametrici del trattamento retributivo stabilito in altri contratti collettivi di settori affini o per mansioni analoghe, oppure può riferirsi ad
Licenziamento ritorsivo e onere della prova
Spetta al lavoratore dimostrare l’intento ritorsivo e l’illiceità del motivo unico e determinante del recesso; ricade sul datore di lavoro l’onere di provare l’esistenza della giusta causa o del giustificato motivo del recesso. Nota a Cass. (ord.) 3 agosto 2023,
Risarcimento del danno per condotta mobbizzante
No al risarcimento dei danni in favore del lavoratore se manca la prova in ordine alla sussistenza di condotte datoriali di natura vessatoria e persecutoria continuative. Nota a Cass. (ord.) 20 luglio 2023, n. 21682 Kevin Puntillo
Infortunio sul lavoro, nesso di causalità e onere della prova
Negato il risarcimento del danno differenziale da malattia professionale qualora manchi il nesso, neppure concausale, tra il fattore lavorativo e la malattia contratta. Onere della prova per le misure di sicurezza c.d. nominate e per quelle c.d. innominate. Nota a