Nel pubblico impiego privatizzato, in caso di “illegittima o abusiva successione di contratti di lavoro a termine, il lavoratore ha diritto – in conformità con il canone di effettività della tutela giurisdizionale affermato dalla Corte di Giustizia UE (ordinanza 12
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 settembre 2021, n. 24487
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 settembre 2021, n. 24487 Rapporto di lavoro, Pubblico impiego, Passaggio ad altra amministrazione, Domanda, Superiore inquadramento, Differenze retributive, Esclusione Rilevato che 1. con la sentenza impugnata la Corte d’appello di
Pubblico dipendente: esercizio illegittimo dell’attività forense e procedura disciplinare
Il termine perentorio per contestazione dell’addebito al pubblico dipendente che abbia svolto illegittimamente l’attività di avvocato per conto proprio decorre dall’avvenuta comunicazione o conoscenza della notizia di infrazione da parte dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari e non dalla pubblicazione di
Pubblico impiego: efficacia delle dimissioni del lavoratore
Le dimissioni del dipendente pubblico sono efficaci indipendentemente dall’accettazione da parte dell’Amministrazione datrice di lavoro, che ha soltanto il dovere di verificare la genuinità e la spontaneità delle stesse. Nota a Cass. 28 maggio 2021, n. 14993 Sonia Gioia
Giusta causa e licenziamento nel pubblico impiego privatizzato
Il lavoratore pubblico che spenda il nome del proprio Ente al fine di compiere acquisti personali addebitati alle finanze del datore di lavoro può essere licenziato in tronco anche se ha risarcito prontamente il danno e se non aveva mai
Società in house e reclutamento di personale
Il divieto di assunzione a tempo indeterminato in assenza di una procedura concorsuale si applica anche alle società a partecipazione pubblica con la conseguenza che, in caso di nullità del contratto a termine, il lavoratore ha diritto ad una tutela
Informazione di garanzia e tempestività della contestazione disciplinare
La tempestività della contestazione disciplinare va valutata in relazione al momento in cui il datore di lavoro ha avuto una conoscenza certa del reato ascritto al dipendente, essendo insufficiente la sola informazione di garanzia. Nota a Cass. 7 aprile 2021,
Notorietà del demansionamento e mancata fissazione degli obiettivi
La durata e la notorietà del demansionamento provano il danno non patrimoniale. La mancata fissazione degli obiettivi e dei criteri di valutazione non è di per sé sufficiente a fondare una pretesa risarcitoria del dipendente titolare della posizione organizzativa. Nota
Incarico dirigenziale non motivato nella P.A.
Il difetto di motivazione di un incarico dirigenziale da parte della P.A. non determina, salvo diversa disposizione di legge, la nullità dell’atto, la quale consegue unicamente alla violazione di norme imperative concernenti la validità dello stesso. Nota a Cass. 8
Ccnl (violazione e falsa applicazione nel pubblico impiego)
È ormai acquisito nella giurisprudenza di legittimità che nelle controversie di lavoro concernenti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ove sia proposto ricorso per cassazione per violazione e falsa applicazione dei contratti e degli accordi collettivi nazionali di cui al D.LGS. n.