Le offese pubblicate sui social network, se inserite in un contesto di reazione emotiva ad un fatto ingiusto, non costituiscono automaticamente un reato o una giusta causa di licenziamento. Nota a Cass. (ord.) 10 ottobre 2024, n. 26446 Pamela Coti
Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 26 agosto 2019, n. 36421
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