Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 31 gennaio 2020, n. 2301 TFR, Corresponsione, Quietanza, c.t.u. grafologica Fatti di causa 1. M.G. ricorre per cassazione, affidandosi a quattro motivi, ulteriormente illustrati da memoria ex art. 380-bis cod. proc. civ.,
La funzione probatoria della busta paga
Spetta al datore di lavoro dimostrare l’avvenuto pagamento della retribuzione e dunque anche del TFR, in quanto le buste paga, anche se sottoscritte dal lavoratore, costituiscono prova solo della loro avvenuta consegna. Nota a Cass., ord., 14 novembre 2018, n.
Busta paga e quietanze a saldo
La sottoscrizione apposta dal lavoratore in calce alle buste paga non ha valore di quietanza ma attesta solo la ricezione della stessa. Nota a Cass. 2 novembre 2018, n. 28029 Rossella Coccia
Sottoscrizione “per ricevuta” della busta paga e mancato pagamento delle somme ivi indicate
La busta paga sottoscritta dal lavoratore non assume valore liberatorio a favore di parte datoriale. Nota a Cass. (ord.) 6 settembre 2018, n. 21699 Francesco Belmonte