Impugnare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo in ritardo non ne determina l’estinzione per abuso. Il recesso deve rispettare i criteri previsti per le riduzioni di personale e, in caso di cessazione dell’attività aziendale, vi è impossibilità sopravvenuta della reintegrazione.
Reato commesso prima dell’assunzione e licenziamento
La commissione di un reato può incidere sul rapporto di lavoro realizzando una lesione del vincolo di fiducia fra le parti e legittimando il licenziamento del lavoratore. Nota a Cass. 10 febbraio 2020, n. 3076 C. Nikita Placco
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 gennaio 2020, n. 1656
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 gennaio 2020, n. 1656 Licenziamento per giustificato motivo oggettivo, Reintegrazione, Indennità risarcitoria, Violazione dell’obbligo di repéchage Ritenuto in fatto 1. Con ricorso ai sensi della I. n. 92 del 2012 P.G.
Retribuzione globale di fatto e indennità sostitutiva della reintegrazione
Nella determinazione della retribuzione globale di fatto utile per il calcolo dell’indennità sostitutiva della reintegrazione, si calcolano sia il rateo del trattamento di fine rapporto che la media delle competenze accessorie normalmente corrisposte al lavoratore per la sua prestazione. Nota
Contratti a termine convertiti dopo il 7 marzo 2015: inapplicabile il regime delle “tutele crescenti”
Il sistema delle tutele crescenti si applica in ipotesi limitate e circoscritte di conversione del contratto a termine. Nota a Cass. 16 gennaio 2020, n. 823 Fabrizio Girolami
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 gennaio 2020, n. 1888
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 28 gennaio 2020, n. 1888 Licenziamento per giustificato motivo oggettivo, Esigenze economiche, Scelta del lavoratore avvenuta senza alcuna comparazione con gli altri dipendenti, Illegittimità, Reintegrazione Rilevato che 1. La Corte di appello
Licenziamento della lavoratrice madre in seguito al fallimento della società
L’eccezione al divieto di licenziamento della lavoratrice madre opera solamente nell’ipotesi in cui sia cessata l’intera attività aziendale. Nota a App. Firenze 16 ottobre 2019, n. 698 Francesco Belmonte
Quote del collocamento obbligatorio e licenziamento
Il lavoratore occupato obbligatoriamente non è licenziabile per riduzione di personale se si scende sotto la quota di riserva. Nota a Cass. 15 ottobre 2019, n. 26029 Alfonso Tagliamonte
La restituzione dell’indennità di disoccupazione all’INPS non è dovuta se non avviene l’effettiva reintegra del lavoratore
La sentenza con cui si dispone la reintegrazione del lavoratore non comporta, di per sé, la restituzione all’INPS dell’indennità ordinaria di disoccupazione percepita dallo stesso prestatore assunto con un contratto di lavoro a tempo determinato dichiarato illegittimo. Nota a Cass.
Licenziamenti collettivi: reintegra in caso di criteri illegittimi
L’illegittima applicazione dei criteri di selezione del personale da espellere è sanzionata con la tutela reale. Nota a Cass. 28 ottobre 2019, n. 27501 Francesco Belmonte