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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo
La riorganizzazione aziendale attuata per aumentare i profitti e l’efficienza produttiva giustifica la soppressione del posto Nota a App. Roma 20 dicembre 2017 Maria Novella Bettini
Demansionamento e menomazione dell'immagine professionale.
Va escluso il demansionamento (con danno all’immagine) del lavoratore che, in ragione di un riassetto aziendale, subisca una contrazione dei compiti e del personale a lui sottoposto. Silvia Rossi – Commercialista in Albinia (Gr.) Non va reintegrato nelle mansioni precedenti
Limiti al sindacato giudiziale in tema di giustificato motivo oggettivo
In tema di giustificato motivo oggettivo il sindacato del giudice può riguardare l’effettività ma non il merito delle scelte organizzative Nota a Cass. 5 dicembre 2016, n. 24803 Michela Santucci Ai fini della legittimità del recesso intimato per giustificato motivo
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo: riorganizzazione aziendale, eccessiva onerosità, insindacabilità delle scelte datoriali e repêchage.
Francesco Belmonte Nota a Tribunale di Milano, sez. lavoro, 16 febbraio 2016 È legittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo dovuto ad una riorganizzazione dell’attività aziendale – cui consegue la soppressione della posizione lavorativa del dipendente, divenuta eccessivamente onerosa –