Le offese pubblicate sui social network, se inserite in un contesto di reazione emotiva ad un fatto ingiusto, non costituiscono automaticamente un reato o una giusta causa di licenziamento. Nota a Cass. (ord.) 10 ottobre 2024, n. 26446 Pamela Coti
Antisindacalità della sanzione disciplinare
La sanzione disciplinare irrogata ad una lavoratrice, RSA, che abbia pubblicato su Facebook due comunicati di critica nei confronti del datore di lavoro è illegittima ed antisindacale. Nota a Trib. Torino 6 febbraio 2023, n. 2305 Francesco Belmonte
Licenziamento e web social
L’accesso a siti internet, tra cui facebook, durante l’orario di lavoro legittima il licenziamento. Nota a Cass. 1° febbraio 2019, n. 3133 Francesco Belmonte
Discriminazioni collettive
Accusare le associazioni che sostengono le persone richiedenti asilo di lucrare sul traffico di clandestini concretizza una discriminazione collettiva creando altresì un clima ostile ed intimidatorio e ledendo la dignità dei “clandestini”. Nota a App. Brescia 18 gennaio 2019, n.
Eccessiva visibilità sui social network e demansionamento
Aprire un profilo facebook per informare l’utenza del proprio lavoro non può giustificare una dequalificazione per eccesso di zelo. Nota a App. Trento, sez. Bolzano, 14 luglio 2018 Kevin Puntillo
Twitter e licenziamento
L’utilizzo inappropriato del social network legittima il licenziamento. Nota a Trib. Busto Arsizio 20 febbraio 2018, n. 62 Francesco Belmonte
Critiche al datore di lavoro sui social network e licenziamento
Esprimere giudizi negativi sul proprio datore di lavoro, postandoli sulla propria pagina facebook, non legittima il licenziamento
Rapporto di lavoro e social network: ancora un caso di licenziamento per violazione dell’obbligo di diligenza e buona fede.
L’utilizzo per gran parte del tempo lavorativo del pc aziendale per accedere a Facebook integra una violazione degli obblighi di diligenza e buona fede nell’espletamento della prestazione lavorativa e giustifica il licenziamento. Nota a sentenza Trib. di Brescia 13 giugno