Chiariti alcuni dubbi interpretativi in relazione alle modalità di restituzione al sostituto di somme indebitamente percepite, assoggettate a tassazione in anni precedenti, e alla possibilità di fruire del credito d’imposta di cui all’art. 150 del D.L. n. 34/2020. Nota a
Restituzione delle somme tassate in anni precedenti: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Con la Circolare n. 8 del 2021 l’Agenzia delle Entrate fornisce i primi chiarimenti in merito alle disposizioni, introdotte dal c.d. Decreto Rilancio, sul regime di restituzione “al netto” delle ritenute delle somme indebitamente erogate ai lavoratori dai sostituti d’imposta.
Il trattamento fiscale dell’anticipazione di somme erogate a titolo di incentivo all’esodo alla luce degli artt. 17 e 19 del T.U.I.R.
Le somme che un’azienda, in costanza di rapporto di lavoro e, allo stesso tempo, in prossimità dell’esodo anticipato dei propri lavoratori, eroga a questi ultimi a titolo a titolo di incentivo all’esodo, sono tassabili separatamente, secondo il disposto dell’art. 19,
Deducibilità per il dipendente delle somme restituite al datore di lavoro
La restituzione delle somme al datore di lavoro deve avvenire al lordo delle ritenute operate al momento dell’erogazione al lavoratore. Perché il dipendente possa poi dedurre dal proprio reddito ex art. 10, co. 1, lett. d-bis, TUIR tale restituzione, diversi
Compensi “reversibili” percepiti nel contesto del rapporto di lavoro subordinato e loro imponibilità ai fini tributari
Il lavoratore subordinato che percepisca compensi c.d. reversibili da soggetti terzi estranei al rapporto “datore-lavoratore” e che li riversi al proprio datore non diviene per ciò solo soggetto passivo d’imposta. Nota a AdE Risposta n. 167/2019 Stefano Quaranta
Manomissione di raccomandata e licenziamento disciplinare
Lo svolgimento di operazioni irregolari da parte del dipendente postale legittima il licenziamento per giusta causa