La prova dei posti disponibili per un’utile ricollocazione del lavoratore licenziato e l’eventuale impossibilità del c.d. repêchage, incombe sul datore di lavoro. Nota a Cass. 22 febbraio 2021, n. 4673 Francesco Belmonte
Licenziamento per riorganizzazione aziendale
Il riassetto organizzativo, da cui deriva la soppressione di una posizione lavorativa, legittima il licenziamento se attuato per una migliore efficienza gestionale o anche per un incremento della redditività dell’impresa. Nota a Cass. 30 gennaio 2020, n. 2234 e Cass.
Licenziamento per soppressione del posto
È irrilevante, ai fini della legittimità del recesso, che la posizione lavorativa venga ripristinata pochi mesi dopo la sua soppressione. Nota a Cass. 18 febbraio 2019, n. 4672 Francesco Belmonte
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e soppressione del posto
Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, motivato da un riassetto organizzativo consistente nella soppressione di una posizione lavorativa (cui segua la ripartizione tra altri lavoratori delle mansioni prima svolte dal dipendente licenziato), è lecito Nota a Cass. 6 dicembre 2017,
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo
La riorganizzazione aziendale attuata per aumentare i profitti e l’efficienza produttiva giustifica la soppressione del posto Nota a App. Roma 20 dicembre 2017 Maria Novella Bettini
Il Lavoro nella giurisprudenza n. 4/2017
Sommario n. 4/2017
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e soppressione della mansione.
Non è necessario che la mansioni in precedenza attribuite al lavoratore licenziato per motivi economici siano soppresse, ben potendo le stesse essere solo diversamente ripartite ed attribuite. Giovanni Piglialarmi Nota a Trib. Roma 24 ottobre 2016, n. 107980 Il datore
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo: riorganizzazione aziendale, eccessiva onerosità, insindacabilità delle scelte datoriali e repêchage.
Francesco Belmonte Nota a Tribunale di Milano, sez. lavoro, 16 febbraio 2016 È legittimo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo dovuto ad una riorganizzazione dell’attività aziendale – cui consegue la soppressione della posizione lavorativa del dipendente, divenuta eccessivamente onerosa –