La definizione di condotta antisindacale contenuta nell’art. 28 Stat. Lav. ha natura non analitica ma teleologica poiché individua il comportamento illegittimo non in base a caratteristiche strutturali, bensì alla sua idoneità a ledere i beni protetti. Pertanto, per integrare gli
Giustificazione scritta e difesa orale del lavoratore
Il lavoratore, entro i cinque giorni concessi a difesa nell’ambito del procedimento disciplinare, può, dopo avere presentato giustificazioni scritte senza formulare alcuna richiesta di audizione orale, legittimamente ritenere più adeguata, sotto il profilo difensivo, la rappresentazione (anche) orale degli elementi
La comunicazione dei motivi di licenziamento
L’ obbligo datoriale di comunicare motivi del licenziamento presuppone che questi motivi non siano stati precedentemente indicati. Nota a Cass. (ord.) 13 agosto 2020, n. 17068 Sonia Gioia
Smart-working e stato emergenziale: le prime indicazioni dalla giurisprudenza
Con due recenti decisioni di merito, i giudici del lavoro hanno delineato alcune essenziali caratteristiche della prestazione agile svolta dai lavoratori durante il periodo di vigenza delle regole eccezionali di contrasto alla pandemia da Covid-19. Nota a Trib. Mantova 26
Principio di immediatezza della contestazione disciplinare
In base al principio di tempestività della contestazione disciplinare, la conoscenza pregressa dei fatti illeciti di rilevanza penale non legittima l’avvio tardivo del procedimento disciplinare. Nota a Cass. ord. 22 giugno 2020, n. 12193 Valerio Di Bello
La mancata contestazione dell’illecito posto a base del licenziamento dà luogo alla reintegrazione
Ove il licenziamento sia intimato senza contestazione disciplinare dei fatti si applica la tutela reintegratoria (con effetti risarcitori limitati). Nota a Cass. 24 febbraio 2020, n. 4879 Fabrizio Girolami
Licenziamento del dirigente e contraddittorio
Anche al licenziamento del dirigente si applicano le garanzie procedimentali (di previa contestazione e di tutela del diritto di difesa, nel contraddittorio) dettate dall’art. 7, co. 2 e 3, L. n. 300/1970 (c.d. Statuto dei Lavoratori), in quanto espressione di
Reintegra per la dipendente che dà del ladro al datore di lavoro
Le accuse di ladrocinio rivolte ad un dirigente aziendale non hanno rilievo disciplinare quando sono frutto di una reazione emotiva ed istintiva della lavoratrice, esasperata dai reiterati inadempimenti datoriali. Nota a Trib. Milano 30 dicembre 2019, n. 3002 Matteo Iorio
Retribuzione globale di fatto e indennità sostitutiva della reintegrazione
Nella determinazione della retribuzione globale di fatto utile per il calcolo dell’indennità sostitutiva della reintegrazione, si calcolano sia il rateo del trattamento di fine rapporto che la media delle competenze accessorie normalmente corrisposte al lavoratore per la sua prestazione. Nota
Impianti di controllo e consenso dei lavoratori
L’autorizzazione successiva o preventiva fornita dai dipendenti all’installazione del sistema di videosorveglianza non sana l’inottemperanza della procedura prevista dall’art. 4 Stat. Lav. Nota a Cass. 15 luglio 2019, n. 50919 Sonia Gioia