Nella somministrazione non si può superare il limite di una durata ragionevolmente temporanea. Nota a Cass. 1° agosto 2023, n. 23445 Alfonso Tagliamonte
Abusiva successione di contratti a termine
L’impugnazione dell’ultimo contratto a tempo determinato non si estende ai precedenti. Nonostante la decadenza, il giudice può comunque dichiarare l’abusiva reiterazione sulla base della verifica della complessiva vicenda contrattuale. Nota a Cass. 30 maggio 2023, n. 15226 Fabrizio Girolami
Contratto a termine con ente “in house providing” ed esigenze durature
La clausola appositiva del termine è nulla se l’utilizzo del lavoratore è destinato a soddisfare esigenze aziendali permanenti e durature. Ribaditi i requisiti della “temporaneità” e “specificità” delle causali giustificatrici del termine. Nota a Cass. (ord.) 18 aprile 2023, n.
Somministrazione: decadenza e temporaneità
La somministrazione di manodopera deve avere il carattere della temporaneità. L’elusione del carattere temporaneo va accertata anche in base alle varie missioni presso il medesimo utilizzatore succedutesi nel tempo, indipendentemente dalla tempestiva impugnazione di ciascuna di esse. Nota a Cass.
Abuso di somministrazione
L’assegnazione di missioni successive del medesimo dipendente presso un’unica impresa utilizzatrice potrebbe sfociare nell’abuso del contratto di somministrazione. Nota a CGUE, 17 marzo 2022, C- 232/20 Alfonso Tagliamonte
Cooperativa di lavoro e riduzione della retribuzione dei soci lavoratori
La delibera con cui una cooperativa di lavoro, nell’ambito di un piano di crisi, riduce i minimi delle retribuzioni dei soci lavoratori, senza stabilire la temporaneità della misura, è annullabile e non nulla. Nota a Cass. (ord.) 8 febbraio 2021,
Parametri per la somministrazione genuina di manodopera
I criteri da seguire, secondo la Corte di Giustizia UE, per preservare la natura temporanea del lavoro somministrato ed evitare abusi: temporaneità ragionevole; missioni in equilibrio fra flessibilità aziendale e tutela dei lavoratori; non reiterata assegnazione dello stesso lavoratore all’impresa
Distacco del lavoratore per crisi aziendale temporanea
Il distacco di un dipendente, determinato dalla duplice necessità, causata da una temporanea crisi produttiva, di non disperdere il patrimonio professionale dell’impresa e di incrementare la polivalenza funzionale individuale del lavoratore, è legittimo. Nota a Cass. 11 settembre 2020, n.
Distacco illegittimo
Il distacco attuato in mancanza di interesse del distaccatario concretizza una interposizione vietata di manodopera. Nota a Trib. Napoli 2 ottobre 2019, n. 6082 Giuseppe Rossini
Apprendistato e distacco
LA REGOLA. L’azienda può distaccare l’apprendista a condizione che siano rispettati i requisiti previsti dalla legge. È quanto puntualizzato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Nota 12 gennaio 2018, n. 290) che ha posto alcuni pilastri fondamentali per la legittimità della delocalizzazione