È insufficiente il mero atteggiamento remissivo del lavoratore per dimostrare la risoluzione consensuale. Nota a Cass. 11 agosto 2023, n. 24576 Fabrizio Girolami
Licenziamento ritorsivo e onere della prova
Spetta al datore di lavoro escludere la ritorsività del licenziamento, provando la sussistenza dei motivi posti a fondamento dello stesso. Nota a Trib. Busto Arsizio 18 aprile 2023, R.G. n. 21/2023 Pamela Coti
Cessazione di appalto, licenziamento collettivo e riassunzione dei lavoratori a parità di condizioni
La procedura di licenziamento collettivo si applica anche nell’ipotesi di cessazione di attività di un’impresa appaltatrice, salvo riassunzione da parte dell’azienda subentrante “a parità” di condizioni economiche e normative previste dai contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente
Divieto di licenziamento e dirigenti nella disciplina emergenziale
Il blocco emergenziale dei recessi individuali per ragioni economiche o organizzative si estende anche ai lavoratori con qualifica di dirigenti: l’art. 46 del D.L. n. 18/2020 rinvia al solo art. 3 e non all’intera L. n. 604/1966, mostrando così di voler includere nell’ambito di
Funzioni dirigenziali e diritto di denuncia
Non può attribuirsi rilevanza disciplinare alla condotta del dirigente che si limiti ad ipotizzare la configurabilità di illeciti penali o amministrativi nelle sedi e con le modalità specificamente previste dall’ordinamento. Nota a Cass. 31 maggio 2022, n. 17689 Gennaro Ilias
Diritti quesiti e mere aspettative
Legittimo il recesso unilaterale del datore di lavoro dall’accordo collettivo aziendale con conseguente perdita, per i dipendenti, dei diritti derivanti da tale disciplina. Nota a Cass. 11 maggio 2022, n. 14961 Sonia Gioia
Premio aziendale e diritti quesiti
Nella successione fra contratti collettivi il lavoratore mantiene solo i c.d. diritti quesiti, entrati cioè a far parte del patrimonio del lavoratore subordinato, e non i diritti derivanti da una norma collettiva non più esistente. Nota a Cass. 5 aprile
Fallimento, licenziamento e contribuzione previdenziale
Il fallimento di un’impresa non comporta lo scioglimento del rapporto di lavoro ed il datore di lavoro è tenuto al pagamento dei contributi previdenziali a favore del lavoratore licenziato illegittimamente anche in caso di inadempimento retributivo del datore di lavoro
CCNL: adesione per fatti concludenti
L’adesione ad un contratto collettivo può essere desunta anche implicitamente ove risulti che l’azienda abbia regolato i singoli rapporti di lavoro rifacendosi a quella determinata disciplina collettiva. Nota a Cass. 19 ottobre 2021, n. 28905 Sonia Gioia
Risoluzioni consensuali, licenziamenti collettivi e condotta antisindacale
Il licenziamento comprende qualsiasi cessazione del contratto di lavoro non voluta dal lavoratore. In caso di licenziamento collettivo determinato da modifiche unilaterali di elementi essenziali del contratto di lavoro, la mancata attivazione della procedura sindacale integra gli estremi del comportamento