I reati commessi fuori dal rapporto di lavoro e in un’epoca antecedente all’instaurazione dello stesso non configurano una giusta causa di licenziamento, se non sia venuto meno il vincolo fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro. Nota a Cass. 20
Licenziamento per giusta causa di un dipendente di un istituto di credito
La consegna di libretti di assegni senza liquidità e la mancanza del questionario antiriclaggio giustificano il licenziamento in tronco. Nota a Cass. (ord.) 5 febbraio 2024, n. 3232 Claudia Giagheddu Saitta
Reato commesso prima dell’assunzione e licenziamento
La commissione di un reato può incidere sul rapporto di lavoro realizzando una lesione del vincolo di fiducia fra le parti e legittimando il licenziamento del lavoratore. Nota a Cass. 10 febbraio 2020, n. 3076 C. Nikita Placco
Rapporto di lavoro giornalistico subordinato
Il collaboratore non disponibile negli intervalli temporali tra una prestazione e l’altra, al quale la redazione richieda di redigere articoli in forma di semplice proposta, non è un lavoratore subordinato Nota a Cass. 18 dicembre 2018, n. 32699 Maria Novella
Licenziamento pubblico: valgono anche condotte extra-lavorative
Il recesso della P.A. dal rapporto di lavoro per ragioni soggettive può essere sostenuto anche da comportamenti tenuti lontano dall’orario di lavoro, non connessi alle mansioni contrattuali e che, nel lavoro privato, condurrebbero a sanzioni di tipo conservativo. Nota a
Critica con invettive all’organizzazione aziendale, delitto di diffamazione e lesione del vincolo di fiducia
Il dipendente che posta su facebook un commento offensivo sul datore di lavoro configura un reato di diffamazione, incrina il vincolo fiduciario coessenziale al rapporto di lavoro e può condurre al licenziamento. Nota a Cass. 27 aprile 2018 n. 10280