L’Agenzia ha precisato che i risparmi derivanti dai buoni pasto non erogati dal datore di lavoro in un anno (nel 2020) possono essere corrisposti ai lavoratori sotto forma di misure di sostegno al reddito nell’anno successivo (nel 2021), tuttavia, rientrano
L’assenza delle rappresentanze sindacali non esclude la detassazione dei premi di produttività aziendali
Per l’Agenzia delle Entrate, la mancanza di rappresentanze sindacali aziendali (RSA o RSU) all’interno dell’azienda non impedisce l’applicazione del regime di detassazione, previsto dall’art. 1, co. 182, della L. n. 208/2015, per le somme da erogare ai dipendenti a titolo
Permesso disabili in continuazione con giorni festivi
La fruizione di permessi per disabili in continuità con le giornate di festività non costituisce un abuso di diritto. Nota a Cass. (ord.) 25 settembre 2020, n. 20243 Sonia Gioia
Buoni pasto giornalieri: natura e condizione di fruizione
I buoni pasto giornalieri hanno natura assistenziale, non retributiva, e la loro fruizione è condizionata all’effettuazione della pausa pranzo. Nota a Cass. ord. 21 ottobre 2020, n. 22985 Maria Novella Bettini
Prestazione assistenziale Inps e sussistenza dei requisiti
Ai sensi dell’art. 445 bis c.p.c., il Tribunale deve limitarsi alla mera affermazione della sussistenza del requisito sanitario. Nota a Cass. (ord.) 29 gennaio 2020, n. 2025 Alfonso Tagliamonte
Conversione premio di risultato in welfare: momenti impositivi e soggetti beneficiari
Il limite dei 3.000 € quale ammontare massimo del premio “detassabile” va verificato nel momento in cui il dipendente esercita l’opzione per la conversione del premio in welfare, mentre, ai fini della detassazione IRPEF, rileva il momento in cui il
Calcolo dei contributi previdenziali ed assistenziali
La retribuzione da assumere come base di computo dei contributi non può essere inferiore al c.d. “minimale contributivo”. Nota a Cass. (ord.) 9 maggio 2019, n. 12363 e 8 maggio 2019, n. 12166 Francesco Belmonte
DURC
Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) è il certificato che attesta la situazione di regolarità contributiva dell’impresa per quanto concerne il regolare assolvimento degli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi nei confronti dell’INPS, dell’INAIL e, per le imprese tenute ad
Omissione contributiva
Il soggetto che cessi dalla carica di legale rappresentante dell’impresa resta responsabile del reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei lavoratori. Nota a Cass. 14 gennaio 2019, n. 1511 Flavia Durval
Tassazione agevolata e welfare aziendale: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
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